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Zavalloni Gianfranco
La pedagogia della lumaca
«È un invito alla lentezza. Andiamo troppo in fretta. Bisogna avere la possibilità di fermarsi, guardare le cose belle, meditare, pensare a noi, guardare i tramonti. Ma chiedete a qualcuno che cammina per strada: "Quando ti sei fermato per un tramonto l'ultima volta?". È una domanda molto importante!». Queste parole che vergò Tonino Guerra nel terminare la lettura di questo libro danno al libro-culto di Zavalloni il suo vero orizzonte. La sue riflessioni, concrete e ricche di buon senso, nascono dall'esperienza scolastica e sono rivolte ai docenti. In realtà travalicano le aule e i plessi per imporsi come un insegnamento di vita adatto agli uomini e alle donne del nostro tempo. Per porgere, come suggerisce Fiorella Farinelli nella prefazione, «un punto di vista e un'aspirazione essenziali per lavorare a quel cambiamento antropologico di cui l'umanità ha un evidente e urgente bisogno». In appendice, il suo Manifesto dei diritti naturali di bimbi e bimbe Disegni in bianco e nero dell'autore PIÙ DI 3000 COPIE VENDUTE OGNI ANNO PUBBLICATO ANCHE IN BRASILE E SPAGNA Gianfranco Zavalloni  
Caritas Italiana
L'altra strada
Il riferimento all’altro, allo straniero, all’ospite, percorre tutta la riflessione biblica e teologica e la dimensione dell’incontro con il diverso, con l’«altro-da-me», è una costante della storia della salvezza. In particolare, oggi sono intere popolazioni e culture a bussare alla porta e chiedere di prestar loro ascolto. Caritas Italiana, nel corso del tempo, è riuscita a organizzare tre vie legali per portare nel nostro paese le persone che ne hanno necessità: i corridoi umanitari per quanti sono costretti a migrare per motivi politici, i corridoi lavorativi per quanti non possono sviluppare le proprie competenze nei loro paesi e i corridoi universitari per dare un futuro ai giovani. Questo libro offre storie sulle quali riflettere e schede per comprendere.
Maccalli Pier Luigi
Catene di libertà
«Perché il Signore mi ha abbandonato?». È la domanda che spesso arrovella padre Gigi, in balia dei suoi sequestratori per oltre due anni tra le savane del Sahel e le dune del Sahara. Sempre dormendo, ogni notte, all’addiaccio, spesso con i piedi incatenati. Esperienza che per diversi mesi ha condiviso con altri ostaggi. È, questo, un «quaderno dal carcere» che oscilla tra cronologia e introspezione, in cui i momenti di sconforto, accentuato dal pensiero costante dei familiari e degli amici che il missionario immagina angosciati e preoccupati, si alternano a quelli di speranza. Senza l’ausilio di una Bibbia a tener viva la fede, sottoposto a un lunghissimo digiuno eucaristico, padre Gigi scopre in sé nuove risorse e una nuova dimensione del vivere e del credere: «È proprio in questa prova delle catene che il mio spirito si libera. Perché i miei piedi sono incatenati, ma il cuore no». Una testimonianza drammatica, che accende nel lettore spunti di profonda riflessione ed è capace di fargli toccare con mano la forza tranquilla della fede. «Adesso sono libero per liberare il perdono e spegnere sul nascere ogni inizio di violenza. Sono libero per liberare l’accoglienza e consolare chi è affaticato e oppresso. Sono libero per liberare la parola e dire a tutti di non incatenare mai nessuno» Padre Gigi Maccalli «Noi abbiamo sostenuto te, ma tu hai sostenuto la chiesa» Papa Francesco
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Un'altra educazione
Una selezione che raccoglie opere che offrono visioni alternative e innovative dell’educazione, esperienze concrete e riflessioni pedagogiche.
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