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Agenda biblica missionaria 2025 - grande brossurata
"Il prossimo Giubileo potrà favorire molto la ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia, come segno di una rinnovata rinascita di cui tutti sentiamo l’urgenza. Per questo ho scelto il motto pellegrini di speranza" Papa Francesco, nella bolla di indicazione del Giubileo Spes non confundit È anno di Giubileo, evento di natura eminentemente missionaria: iniziato il 24 dicembre 2024, si chiuderà il 6 gennaio 2026. Per questo l’agenda proposta per il 2025 offre, oltre allo spunto quotidiano di meditazione sulla Parola del giorno, un’ampia messe di citazioni, flash storici e altri mini-testi che vogliono comporre la speranza in una sorta di vivace caleidoscopio. Formato giornaliero grande, versione con brossura e copertina plastificata a colori.
Tosolini Aluisi
Scuola bene comune
«Dalla qualità dell’educazione non dipende solo la pienezza della vita dei singoli individui, ma anche delle società e del mondo in cui essi vivono. L’educazione costituisce infatti una delle principali leve di cambiamento e trasformazione che abbiamo a disposizione» Il sistema educativo, a livello sia italiano che mondiale, vive un periodo di grande difficoltà: gli anni della pandemia hanno evidenziato le enormi disparità esistenti in tema di rispetto del diritto all’istruzione per tutti. Si tratta di evidenze che segnalano l’incapacità, da parte del sistema formativo, di rispondere alle sfide del nostro tempo e, tra queste, alla sfida della costruzione della pace. Aluisi Tosolini, tra i massimi esperti di dialogo interculturale e inclusione scolastica, analizza la situazione attuale e spiega perché sia necessario raccogliere queste sfide per costruire ambienti di apprendimenti, spazi di interazione, luoghi di crescita di cittadini che assumono consapevolezza e responsabilità con la riflessione sulle competenze necessarie per la cultura della democrazia.
Berger Peter L.
I molti altari della modernita'
La nostra epoca è segnata dal forte ritorno delle religioni nello spazio pubblico. La teoria della secolarizzazione («più» modernità = «meno» fede) si è rivelata errata. Berger, un tempo sostenitore di quel paradigma, non ha timore ad ammettere lo sbaglio: l’osservazione della realtà lo porta ad affermare che oggi non viviamo in un’età secolare ma in quella del pluralismo. Le fedi sono compresenti a livello planetario: gli Hare Krishna ballano davanti alle cattedrali gotiche d’Europa, il cristianesimo si diffonde nella Cina confuciana, l’America Latina (un tempo uniformemente cattolica) vive un’esplosione di presenza protestante, la regina Elisabetta si proclama «difensore di tutte le fedi nel Regno Unito». Al contempo i credenti sono immersi nella propria epoca vivendo in prima persona il pluralismo in quanto persone sia religiose sia secolari. Ma cosa significa il fatto che il pluralismo è il paradigma della condizione spirituale moderna? In che modo le istituzioni religiose ne vengono condizionate? Cosa succede alla fede in questo contesto? Questo libro risponde con lucidità a tali domande. Berger intreccia un’impareggiabile competenza accademica con la sapida capacità di indagare i fatti propria dell’uomo curioso di capire. «Berger è un’autorità mondiale in materia di religioni e modernità» The Washington Post «Il più famoso sociologo vivente» Forbes «Tra i primi a prevedere che il mondo si sarebbe secolarizzato, Berger è stato anche tra i primi a riconoscere di essersi sbagliato» Il Foglio Una nuova edizione con l'introduzione alla sociologia bergeriana redatta dal prof. Antonio Camorrino, Ricercatore di sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II

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