in evidenza
Paul James A.
Volpi e polli
Il libro descrive la storia del Consiglio di Sicurezza dell’ONU dalla sua nascita fino al 2016. Si parte dall'analisi della fase iniziale, che haportato alla sua creazione con alcuni meccanismi di controllo come il diritto di veto dei cinque membri permanenti; si passa dall'evoluzione durante il periodo della Guerra Fredda e dalle speranze di riforma del ventennio post caduta del Muro di Berlino; si giunge infine al decennio del 2010, con tutte le difficoltà ad esso legate. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite rimane un corpo misterioso, nascosto per la maggior parte del tempo dietro un rigoroso perimetro di sicurezza. Per comprendere il Concilio, è necessario penetrare in una selva di miti ed esaminare la rete di ideologia, paura e ambizione che motiva i suoi membri. Per promuovere un Consiglio adatto al futuro, dobbiamo essere ambiziosi, con l’obiettivo di una trasformazione radicale. Perché una cosa è chiara: il pragmatismo cauto non basta. James A. Paul è stato a lungo una figura importante nella comunità delle ONG delle Nazioni Unite; ha prestato servizio in numerosi consigli e comitati e ha scritto articoli, recensioni, documenti politici e libri su relazioni internazionali e politica globale. È il fondatore del gruppo di lavoro delle ONG sul Consiglio di Sicurezza.
Koldo Aldai
Mare e sabbia
In un momento di conflitti mondiali profondi e di incertezza globale, emerge come àncora di salvezza una testimonianza di speranza: quella del missionario padre Miguel Larburu. Il libro ripercorre - in modo tanto chiaro quanto coinvolgente - la sua vita, agli albori della sua precoce vocazione agli anni complicati della guerra civile in Algeria fino ad arrivare alla recente pandemia che ha coinvolto l’umanità. Un esempio di come superare le barriere culturali tra Paesi e persone e di come superare i momenti difficili dell’esistenza grazie alla pratica della fede. Acquistabile subito online e da ottobre in libreria!
Berger Peter L.
I molti altari della modernita'
La nostra epoca è segnata dal forte ritorno delle religioni nello spazio pubblico. La teoria della secolarizzazione («più» modernità = «meno» fede) si è rivelata errata. Berger, un tempo sostenitore di quel paradigma, non ha timore ad ammettere lo sbaglio: l’osservazione della realtà lo porta ad affermare che oggi non viviamo in un’età secolare ma in quella del pluralismo. Le fedi sono compresenti a livello planetario: gli Hare Krishna ballano davanti alle cattedrali gotiche d’Europa, il cristianesimo si diffonde nella Cina confuciana, l’America Latina (un tempo uniformemente cattolica) vive un’esplosione di presenza protestante, la regina Elisabetta si proclama «difensore di tutte le fedi nel Regno Unito». Al contempo i credenti sono immersi nella propria epoca vivendo in prima persona il pluralismo in quanto persone sia religiose sia secolari. Ma cosa significa il fatto che il pluralismo è il paradigma della condizione spirituale moderna? In che modo le istituzioni religiose ne vengono condizionate? Cosa succede alla fede in questo contesto? Questo libro risponde con lucidità a tali domande. Berger intreccia un’impareggiabile competenza accademica con la sapida capacità di indagare i fatti propria dell’uomo curioso di capire. «Berger è un’autorità mondiale in materia di religioni e modernità» The Washington Post «Il più famoso sociologo vivente» Forbes «Tra i primi a prevedere che il mondo si sarebbe secolarizzato, Berger è stato anche tra i primi a riconoscere di essersi sbagliato» Il Foglio Una nuova edizione con l'introduzione alla sociologia bergeriana redatta dal prof. Antonio Camorrino, Ricercatore di sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II

Iscriviti alla nostra newsletter per essere informato su novità e approfondimenti